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Veneto, il Piano energetico in Consiglio regionale


Con il Fesr disponibili oltre 92 milioni di euro che saranno destinati al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici, all'illuminazione pubblica efficiente e alla riduzione dei consumi energetici delle imprese.

ll Piano energetico della Regione Veneto è ora all'esame del Consiglio regionale e prevede due principali direttrici: da un lato consumare meno energia, dall’altro incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

In questo quadro si pone anche l’obiettivo di “burden sharing” fissato per il Veneto, e cioè di conseguire nel 2020 un’incidenza pari almeno al 10,3% delle fonti rinnovabili sui consumi finali lordi di energia. Il piano punta anche a ridurre i consumi energetici nel 2020 del 20% rispetto al 2005.

Lo ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato, ieri nel corso dell’incontro con i vertici dell’Ance Veneto, guidata dal presidente Giovanni Salmistrari, ed una rappresentanza degli imprenditori edili associati.

L’assessore Marcato ha fatto presente che il Piano Energetico predisposto dalla giunta regionale è ora in discussione in sede consiliare per l’approvazione definitiva.

92 MILIONI DISPONIBILI CON IL FESR. Riferendosi al complesso delle azioni che la Regione già svolge in materia di energia in diretta relazione con il settore delle costruzioni, Marcato ha ricordato, tra l’altro, gli interventi per il contenimento dei consumi energetici in edilizia e per l’edilizia sostenibile, che sono oggetto di una legge regionale del 2007 (n. 4 ). Per quanto riguarda il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, l’Asse 4 “sostenibilità energetica e qualità ambientale” ha una dotazione finanziaria di oltre 92 milioni di euro, con i quali saranno finanziate azioni finalizzate al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici; al risparmio energetico nell'illuminazione pubblica; alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle strutture e nei cicli produttivi delle imprese; alla realizzazione di sistemi di distribuzione intelligente dell’energia.

“Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: sono queste le sfide che vogliamo affrontare ed il Piano Energetico Regionale deve rappresentarne un valido strumento” ha concluso Marcato.

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